Giovani

Con chi mi dovrei fidanzare?

Quest’articolo proposto da Silvano Creaco del sito Spazio Web Giovani ed usato con permesso di Voce del Vangelo.

Come definireste il fidanzamento?

La Bibbia parla poco di fidanzamento. Si sa che Maria e Giuseppe erano fidanzati quando Maria ebbe la visita dell’angelo che le annunciava che sarebbe diventata la madre del Messia e Dio disse per bocca di Mosè che, se uno era fidanzato, avrebbe fatto meglio a non andare alla guerra e rischiare di morire e lasciare la sua ragazza a un altro (Deuteronomio 20:7).

Altrimenti, di fidanzamento si parla solo un altro paio di volte e in senso spirituale, per descrivere i credenti come “fidanzati del Signore, in attesa di unirsi con Lui per sempre nel cielo” (Geremia 2:2; 2 Corinzi 11:2).

Coppia

Il fidanzamento, in ogni modo, ai tempi della Bibbia, era solo un periodo breve che intercorreva fra la promessa solenne e gli accordi presi fra le famiglie dei futuri sposi e la festa ufficiale che precedeva il momento dell’unione. I matrimoni di solito erano combinati. la cultura era omogenea e le aspettative degli sposi erano probabilmente molto diverse da quelle di chi si sposa oggi.

A quel tempo, le coppie erano più o meno felici di oggi? Probabilmente, vedendo come le cose vanno ai nostri giorni, la differenza è poca.

Allora, che cosa è il fidanzamento?

Secondo il dizionario Devoto-Oli è “la promessa reciproca di matrimonio e la condizione che consegue alla promessa stessa e che dura fino al matrimonio”. Nella realtà odierna è il momento in cui “ci si mette insieme”. Dopo di che, come diceva una vecchia canzone: “Quel che sarà, sarà”. Se funziona, si prendono le decisioni appropriate. Se non funziona, amici come prima. O quasi.

“Cambio casa” mi ha detto un giorno una ragazza, “vado a abitare col mio fidanzato”.

“E vi sposerete presto?” ho chiesto.

“Non lo so. Non credo”. E probabilmente stava per aggiungere la solita frase: “Tanto il matrimonio non è che una formalità”. Non lo ha fatto forse perché sul mio viso ha letto un certo senso di disagio. Infatti, quella cara ragazza, secondo me e secondo la Bibbia, si stava mettendo su una strada umanamente molto pericolosa.

Il fidanzamento dovrebbe essere preso sul serio da tutti, ma soprattutto dai credenti, perché è un periodo importante e di grande impegno. Un periodo in cui ci si prepara a passare la vita con una persona che deve diventare il padre o ha madre dei nostri figli e il nostro compagno o compagna fino alla morte.

Per quanto importante, un fidanzamento si può rompere. Perché questo non accada troppo spesso, bisogna fare attenzione al periodo che lo precede, e cioè quando si comincia a provare un certo interesse per una persona.

Allora, bisogna pensare bene. tenere gli occhi aperti e la testa a posto. Se più giovani lo facessero, i consulenti matrimoniali avrebbero molto meno lavoro!

Che cosa si dovrebbe cercare… ?

Che cosa si dovrebbe cercare nella persona che ci piace oltre all’attrazione fisica che certamente non è trascurabile, ma che non è l’elemento unico ed essenziale? “Una donna bella, ma stupida” diceva Salomone che di donne se ne intendeva, “è come un anello d’oro nel grugno di un porco”.

Ecco allora alcune idee guida o parametri .I primi due sono importanti il terzo è indispensabile

PRIMO PUNTO: fra due persone che si vogliono fidanzare ci vuole compatibilità.

In generale bisognerebbe andare d’accordo come gusti avere degli interessi in comune non avere età troppo diverse avere uno stesso livello di cultura non necessariamente dal punto di vista accademico ma certo da quello intellettuale. Un laureato dovrebbe per forza sposare una laureata? “Quando si ama, certe cose non sono importanti!” mi dite.

Coppia

Alt! Voglio solo dire che una persona che ama studiare, alla lunga. non si troverà bene con una donna che si interessa solo di “Un posto al sole” e “Beautiful”. E. altrettanto, una donna che ha studiato o è abituata a vivere in città, probabilmente farà fatica a trovarsi bene, sposando un contadino che si intende solo di campagna. Tutto può succedere, ma…è bene pensarci prima di andare davanti al Sindaco a dire si. E giusto anche tenere conto della famiglia in cui si è cresciuti e di quali abitudini sono diventate parte di noi stessi. Della nazionalità, della latitudine geografica da cui proveniamo. In poche parole è più facile che due siciliani vadano d’accordo fra loro perché hanno la stessa cultura che non un siciliano e una norvegese anche se lui è un gran bell’Antonio e lei una bionda mozzafiato.

Preoccupiamoci anche di osservare se la persona che ci interessa ama lavorare, se, quando vede una necessità, si dà da fare a aiutare. Osserviamo come si comporta, come scherza, come reagisce davanti agli imprevisti e ai contrattempi. Cerchiamo di capire se abbiamo a che fare con una persona equilibrata e matura. E attenzione che non sia viziata. Altrimenti, se è una donna, starà sempre a correre dalla mamma. Se è un maschio cercherà nella moglie la replica della madre. E che Dio vi aiuti, se non sarete all’altezza! Parlando di parenti, una buona relazione con la sua famiglia e l’approvazione dei genitori sarà importante. Le persone più avanti negli anni, a volte, vedono più e meglio dei giovani. E delle buone relazioni in famiglia sono sempre importanti.

SECONDO PUNTO: fra i due, ci vuole comunicabilità. In altre parole, bisogna che si sappiano dire le cose e si spieghino con chiarezza.

Ragazzi, state alla larga dalle ragazze che ogni ora che aprono la bocca mandano una frecciata o dicono una cosa negativa. Vi mettete su una strada in cui ogni passo sarà un guaio. E voi, ragazze, se lui parla poco e pensa solo a farvi delle carezze o, tutto quello che sa raccontare sono barzellette e battute, girate alla larga. Le barzellette, al ritorno dal viaggio di nozze, sono molto meno buffe e le battute molto meno spiritose.

Parlare, esprimersi, spiegarsi, confrontare idee è molto importante. Io, per una, mi sono innamorata della mente di colui che è diventato mio marito, molto prima che del suo aspetto.

Guardiamoci in faccia: se noi donne dobbiamo sottometterci a qualcuno (e la Bibbia dice che dobbiamo sottometterci a nostro marito) è meglio che, nella nostra mente, sia qualcuno che ammiriamo, apprezziamo e rispettiamo profondamente. Altrimenti, sarà molto difficile, se non impossibile, avere l’atteggiamento giusto.

INFINE, e questo è il lato più importante come credenti, ci vuole comunione spirituale.

È essenziale che la persona a cui pensiamo di legarci, sia “nata di nuovo”, cioè che, in un certo momento della sua vita, abbia riconosciuto di essere un peccatore senza speranza e abbia accolto in tutta sincerità il Signore Gesù come suo Salvatore e Signore.

Coppia
Si può partire col piede giusto verso un viaggio molto bello.

Non solo. Dovrebbe essere anche una persona desiderosa di fare piacere al Signore servirlo di impegnarsi nella testimonianza. E, se non è convertita da molto tempo, che dimostri un vero desiderio di crescere spiritualmente. Se non è così dateci un taglio. Meglio piangere prima che dopo. Piangerete al momento forse ma ridirete in futuro.

Con questi parametri rispettati (vi siete accorti che sono tre “C”: compatibilità, comunicabilità e comunione spirituale?) si può partire col piede giusto verso un viaggio molto bello. Un viaggio che diventa sempre migliore ogni giorno che passa.

Tratta dalla VOCE del VANGELO del (05/1997), usato con permesso.