Ricordati che Dio ti ama da…MORIRE!

Quest’articolo è tratto dal bell’opuscolo scritto da Michela Piccolo. Per visualizzare o stampare l’intero opuscolo, clicca qui: pagina 1 e pagina 2. Per ricevere 5.000 volantini su cartoncino lucido al costo di solo 90 Euro (circa), scrivi a evanTV.

Giorgio viveva come se fosse in una diversa dimensione, mentre le sue mani scorrevano nei capelli di Francesca e contemplava quel sorriso sincero e pulito, si sentiva morire nei suoi occhi. Da quando Giorgio era entrato nella vita di Francesca, sembrava che la luce avesse fatto irruzione nelle tenebre, che il grigiore di prima avesse ceduto il posto allo splendore dell’arcobaleno, per lei finalmente era giunta la primavera, ma un mattino ci fu qualcosa nel suo sguardo che, come una nuvola nera, oscurò per un attimo il suo sorriso solare.

“Cosa c’è Francesca?” chiese Giorgio sfiorandole il viso. “Niente…” rispose lei fuggente, ma un enorme peso la schiacciava, una profonda pena l’attanagliava.

In una sera chiara e splendida, quando le stelle cominciarono a brillare, Giorgio nella sua stanza le ammirò pensando a lei, che come per incanto, fece irruzione nella sua stanza, i suoi occhi erano colmi di lacrime e il suo cuore gonfio di parole che, quel solito nodo alla gola non permetteva di esprimere chiaramente. La strinse al suo petto, e lei sentendo quel calore rassicurante raccontò finalmente il segreto che non poteva più trattenere: una malattia al cuore la affliggeva da anni e se presto non si fosse trovato un donatore sarebbe dovuta morire.

Anche tu ed io abbiamo un problema di simile, un problema di cuore che si chiama peccato, una parola un po’ antiquata penserai, ma il problema è più attuale di quanto tu possa immaginare. Quel lato oscuro in ognuno di noi che ci separa da Dio e, secondo la sua legge indiscutibile, ci rende rei di una colpa che può essere punita solo con la morte: siamo afflitti da una malattia mortale.

Mentre le sussurrava le parole più dolci che potesse trovare, Giorgio sperava che non si notasse la sua voce rotta dal dolore, si promise di dare a Francesca dei giorni indimenticabili.

“Giorgio”, gridò correndo giù dalla collina che sovrastava il parco, un sorriso angelico le illuminava il viso e lui si sentì l’essere più fortunato della terra. “Giorgio, è stato trovato un donatore”, lui le sorrise e l’abbracciò. E lei cominciò a fare dei programmi sul suo future, mentre lui l’ascoltava in ammirazione.

Salutandola all’ingresso dell’ospedale la baciò dicendo: “Ogni giorno riceverai una mia lettera”. Inutile dire che quelle lettere erano la migliore compagnia che lei potesse mai desiderare. L’operazione ebbe gran successo.

Finalmente il giorno che fu dimessa dall’ospedale corse a casa di Giorgio, ma ad aprire c’era la sorella di lui che, con occhi arrossati dalle lacrime e voce rotta, le fece segno di andare al piano di sopra.

“Giorgio, Giorgio…” chiamava mentre si dirigeva verso la sua stanza, che con sorpresa trovò vuota, tutto era in ordine e il profumo di Giorgio era ancora nell’aria, notò che sul cuscino era poggiata una lettera: “per Francesca…il mio eterno amore”. L’aprì con un tremito d’ansia, dentro solo poche parole: “Amore mio ricorda: il mio cuore sarà sempre con te”.

Ovviamente questa è una parabola per illustrare quello che Gesù ha fatto nei tuoi e miei confronti, per poterci dare un cuore nuovo, per permetterci di vivere in armonia con Dio; Lui nella sua giustizia ha decretato che le nostre colpe fossero punite con la morte, ma nella sua grazia e amore decise di pagare in prima persona al posto nostro.

Ora lui ti offre un cuore nuovo, ti offre il perdono e un’amicizia eterna con Lui! Cosa farai? Volterai le spalle a tanto amore? È scritto nella Bibbia “la retribuzione del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù” ed ancora “io sono venuto perché abbiate la vita e l’abbiate in esuberanza” ed infine “L’amore è forte come la morte”.

In un periodo come san Valentino in cui si parla tanto di amore, ricorda che Dio ti ama da…MORIRE.

– Michela Piccolo